
“Non riesco a immaginare un mondo senza il cinema, senza la possibilità di partecipare all’esperienza magica che ogni volta offre”
“Non riesco a immaginare un mondo senza il cinema, senza la possibilità di partecipare all’esperienza magica che ogni volta offre”
I CLASSICI
• Il giardino segreto di Frances Hodgson Burnett ( temi: AMICIZIA, PASSAGGIO INFANZIA – PREADOLESCENZA)
• L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson ( temi: AVVENTURE, ROMANZO DI FORMAZIONE, IL BENE E IL MALE)
• Il richiamo della foresta di Jack London ( temi: ROMANZO DI FORMAZIONE, DIVERSITA’)
ALTRI LIBRI
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Un libro di: Daniele Bergesio e Francesco Fagnani
EDT-Giralangolo, 2017
Illustratore:Francesco Fagnani
Pagine 28
Età dai 5 anni
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La storia che ha vinto il Premio Narrare la Parità 2017.
Tito è secco come un cracker, leggero come un moscerino, agile come un grande ballerino… ma vorrebbe giocare a rugby. Quando l’allenatore lo manda in campo le cose non vanno per il meglio, finché non parte la musica: a quel punto, improvvisamente, cambierà tutto!
Immagini:
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Il Libro delle Meraviglie, scritto dagli alunni della classe IV B (Scuola Primaria C. Battisti –
Tradate), nasce dalla voglia dei bambini di liberare la fantasia per immaginare e inventare
storie che si ispirano alla lettura e all’ascolto de Le avventure di Alice nel Paese delle
Meraviglie di Lewis Carroll (1865).
Avete mai provato a scavare una buca? Sicuramente almeno una volta da bambini lo avrete
fatto. Mettere le mani nella sabbia e scavare un buco è una delle attività preferite dai più
piccoli che desiderano scoprire cosa c’è nascosto, forse un tesoro, un mistero, qualcosa di
affascinate o sconosciuto. Così scavano, giocano e creano un passaggio verso una scoperta e
una grande avventura …perché il luogo più misterioso della terra si trova sempre sotto di noi
o dentro di noi.
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Quando pronunciamo alcune parole come amore, desiderio, regola, ne conosciamo il significato più profondo? Sappiamo farci accompagnare da loro nel nostro agire quotidiano e nelle relazioni con l’altro?
L’autore ha approfondito la natura di tredici vocaboli a lui cari, convinto che chiarire il loro significato originario, cercando di coglierne le potenzialità educative, possa non solo ridare senso alle parole ma anche parlare di noi stessi e del nostro rapporto con alcuni concetti pedagogici fondamentali. Perché le “nostre” parole, come conchiglie silenziose sulla spiaggia, aspettano di essere raccolte e portate all’orecchio per svelare un mare di ricordi ed emozioni.
Le fiabe parlano il linguaggio della fantasia, cioè quello del bambino e lo mettono di fronte alle paure, alla necessità di sentirsi amati, all’angoscia della morte e della separazione.
Inoltre…..
2. LE CARTE DI PROPP
Vladimir Propp ha studiato la struttura delle fiabe della tradizione arrivando ad isolare 31 funzioni fondamentali. Ogni funzione, (il cui elenco completo si trova ad esempio qui) rappresenta una situazione tipica della trama di una fiaba: si tratta degli ingredienti con cui le fiabe sono costruite e che possiamo utilizzare per inventarne di nuove.
Come si gioca con le carte?
Secondo il suggerimento di Gianni Rodari, si possono costruire delle carte, ognuna corrispondente ad una delle funzioni di Propp, utilizzando delle parole chiave o dei disegni. I giocatori poi costruiscono storie ispirati dalle carte estratte. (all’inizio è meglio utilizzare poche carte)
A questo link si possono scaricare delle carte da colorare o a cui ispirarsi: i bambini possono essere coinvolti fin dalla preparazione, importante per familiarizzare con le varie funzioni e ciò che evocano in loro l’allontanamento, il divieto, il tradimento, il dono…
“I bambini amano mescolare le carte, improvvisandosi delle regole: estrarne tre a caso e costruirci una storia completa; partire dall’ultima carta della serie; dividersi il mazzo, tra due gruppi, e comporre due storie a gara. Spesso basta una carta a suggerire una favola.”(Gianni Rodari, Grammatica della Fantasia).
3. APPRONDIMENTO
Il prof. A. Croci ha tenuto cinque incontri on-line sulla fiaba, che potete riascoltare cliccando qui.
Temi trattati:
In breve
Che cosa significa “progettare in campo educativo”? Soprattutto, che cos’è concretamente un progetto in un servizio sociosanitario e come lo si realizza? Chi sono gli attori in gioco e quali le fasi del progetto? Il libro, rivolto a tutti gli operatori sociali e in particolare agli educatori, intende rispondere a queste domande. Nella prima parte, teorica, si propone un modello di costruzione di un progetto, prendendone in esame tutte le fasi. Nella seconda si analizzano alcuni progetti scritti e realizzati da educatori e operatori sociali per fornire delle esemplificazioni valide per la pratica operativa. Questa nuova edizione approfondisce il tema della progettazione anche in rapporto alle nuove complessità educative e alla realtà virtuale.
Indice
Prefazione di Alessandra Vecchi
Introduzione. Perché parlare di progettazione nelle professioni socioeducative?
Parte prima
La teoria
1.La progettazione: aspetti teorici
Che cosa significa progettare/Perché è indispensabile progettare: la progettazione come strumento per vivere nella complessità/Il progetto: una risposta al problema/Il luogo del progettare/Progettare nel mondo virtuale
2. Come si costruisce un progetto
Il percorso di costruzione del progetto/La fase di qualificazione: l’osservazione/La fase di qualificazione: individuazione della situazione problema, definizione degli obiettivi e verifica della fattibilità/La fase di definizione/La fase di realizzazione 63. La verifica e la valutazione/La costruzione di un progetto e l’educatore/La supervisione.
Parte seconda
La pratica
3. La progettazione: aspetti pratici
Dal soggetto al territorio: l’applicazione di una metodologia/La progettazione con l’adulto gravemente disabile, ovvero progettare al limite del “compito impossibile” /La progettazione in un servizio di assistenza domiciliare ai minori, ovvero progettare nell’evoluzione/La progettazione di un servizio. Il progetto educativo della cooperativa “La casa davanti al sole”/La progettazione di un servizio in una complessità
Bibliografia
GLI AUTORI
Walter Brandani, educatore professionale e mediatore familiare, insegna nella scuola primaria di Tradate (VA).
Manuela Tomisich è psicologa-psicoterapeuta e mediatrice di comunità. È docente nel corso di laurea specialistica in Psicologia presso l’Università Cattolica del S. Cuore di Milano e di deontologia presso università Milano Bicocca
LEGGI LA PREMESSA
Il duello
di David Grossman
Traduttore: Daria Merlo
Illustratore: Serena Riglietti
Editore: Mondadori
Anno edizione: 2020
Pagine: 120 p., Rilegato
Età consigliata: 10-11 anni
TRAMA
(leggi alcune pagine: estratto ed. Mondadori – anteprima google )
David è un ragazzo di 12 anni a cui piace ascoltare i racconti degli anziani che vivono nella casa di riposo di Gerusalemme, piuttosto che uscire con i propri coetanei a giocare a pallone o far parte degli scout, cosa che farebbe piacere a sua madre. Heinrich Rosenthal ha 70 anni, abita proprio nella casa di riposo, ed è il “preferito” di David. Un giorno, mentre David si trova sotto il letto di Rosenthal, sente bussare alla porta e vede entrare un paio di scarpe enormi (misura 46) il cui proprietario, Rudi Shwartz, minaccia con parole pesanti il povero Rosenthal. I due parlano degli occhi e della bocca di una certa Edith. Quando Shwartz se ne va, Rosenthal spiega tutto a David: Edith Strauss, una bellissima pittrice dagli occhi e dai capelli neri, è stata la ragazza di Rudi e di Heinrich. Aveva un carattere instabile e passionale, perciò molti ragazzi, affascinati da questo suo lato misterioso, le facevano il filo. Prima di partire per l’Inghilterra ha dipinto i propri occhi e la bocca e li ha regalati rispettivamente a Rosenthal e a Shwartz. Ora Rudi accusa Rosenthal di avergli rubato il quadro della bocca e lo sfida a duello. David sa benissimo che a un duello uno dei due sfidanti deve morire, perciò è davvero preoccupato per l’incolumità del suo amico. Mentre sta frugando tra le cose di Rosenthal, una persona entra nella stanza e David si nasconde immediatamente nell’armadio. Capito che qualcuno sta cercando di rubare il quadro, nascosto nella valigia, che Edith aveva regalato a Rosenthal, David esce dall’armadio e constata che il ladro è Ann Strauss, la figlia di Edith. Ann spiega il perché di quell’intrusione, dicendo che la madre, Edith, prima di morire le aveva chiesto di recuperare i quadri che aveva dato a Rosenthal e a Schwartz. Inizialmente, lei aveva pensato di rubarli ma poi aveva deciso di prenderli di nascosto, fotografarli e quindi restituirli. Aveva già preso il quadro di Schwartz e adesso stava cercando di prendere quello di Rosenthal. David capisce subito l’equivoco che, di lì a poco, avrebbe potuto causare persino una o due vittime; quindi cerca di trovare una soluzione e, notando la grande somiglianza che Ann ha con la madre, decide di farla vestire graziosamente e di portarla dai due duellanti per fargli spiegare l’equivoco. Ann accetta subito e, arrivata sul luogo del duello appena prima che i due stiano per sparare, facendoli rimanere abbagliati dalla sua presenza, ne impedisce il duello. Ann spiega quindi l’equivoco e i due ricevono di nuovo i quadri senza alcun spargimento di sangue.
AUTORE
David Grossman (Gerusalemme, 1954), noto per il suo impegno in favore di una soluzione pacifica della questione palestinese, è uno dei più grandi narratori contemporanei. È diventato un caso letterario nel 1988 con Vedi alla voce: amore, seguito da Il libro della grammatica interiore, Ci sono bambini a zigzag, Che tu sia per me il coltello, Qualcuno con cui correre, Col corpo capisco, A un cerbiatto somiglia il mio amore, Caduto fuori dal tempo e Applausi a scena vuota, vincitore del prestigioso Man Booker International Prize nel 2017. Suoi sono anche alcuni celebri libri inchiesta dedicati alla questione palestinese: Il vento giallo, Un popolo invisibile, Con gli occhi del nemico, La guerra che non si può vincere.
I volumi narrano le simpatiche vicende di una giovane squadra di rugby alle prese con partite impegnative sia sul campo che nella vita. I protagonisti, adolescenti avventurosi, dimostrano in ogni volume la spontaneità della loro amicizia, legata a doppio filo dalla passione per lo sport e la spontaneità dei loro sentimenti. Tra una sfida e l’altra crescono le vecchie e le nuove amicizie, si impara ad apprezzare il lato migliore dell’avversario più temibile, si accresce lo spirito del gioco di squadra come miglior tattica per la vittoria, si condividono le paure e le angosce dell’adolescenza, si accrescono i primi amori e si ride delle prime trasgressioni. Pagina dopo pagina il giovane lettore assapora il gusto della sfida, che è si nel campo, ma anche nella vita!
Una serie di romanzi che mostrano il vero valore dell’amicizia e di uno sport, il Rugby, che fa del rispetto e dell’impegno la sua natura più vera e profonda.
Età dai 10 anni
RUGBY REBELS : Una Serie di Andrea Pau & Jean Claudio Vinci. Libro 1° “Uniti alla Meta” Libro 2° “Fuori dalla Mischia” Libro 3° “Sognando la Finale” Libro 4° “Sfida tra Campioni” Libro 5° “La Sfida Infinita” Libro 6° “Rimessa in Gioco”
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