Fiabe d’api:
Il grande volo – La luna di miele
Testi Anselmo Motetta Disegni Clara Gargano
collana: Bimbimicabamba 01
formato: cm 21 x 29,7
pp. 32 a colori, impaginato con due fronti, copertina cartonata
Costo: 12 euro
contatti:
autore simagima@gmail.com
edizioni montaonda
Non solo per i piú piccini, il libro é adatto a essere letto da un adulto e sfogliato da chi ancora non sa leggere. Contiene due fiabe che hanno per protagonisti una bambina e un bambino, ma soprattutto le api, da sempre simbolo per l’uomo di libertà, operosità e gioia di vivere. La loro colorata e magnifica società, innamorata dei fiori e del volo, dialoga con i bimbi e li coinvolge in un volo emozionante e colorato.
INTERVISTA A MARCO MOTETTA
Perché hai scritto un libro per bambini?
Allora di storie per bambini ne ho scritte molte, e moltissime me ne invento tutti i giorni anche per aiutare, con mia moglie, la gestione del quotidiano con i miei figli, spesso le completo e gli do una forma, a volte sono solo idee abbozzate.
Amo molto il mondo dei bambini, così fresco, ingenuo, autentico e sincero, per cui mi viene di scrivere storie adatte alla loro fantasia e al loro modo personale di vedere il mondo, un mondo dove è possibile che i draghi esistono veramente e adesso dormono sdraiati sotto un bosco che noi ingenui chiamiamo montagne.
Un giorno ho incontrato Luca Vitali, l’editore, e Clara Gargano, l’illustratrice, che hanno aderito e
arricchito l’idea, realizzando così un vero libro, fatto e finito.
Perchè si parla di api?
Si parla di api principalmente perchè io sono un apicoltore e anche mentre visito le casette nella stagione estiva, mi viene in mente a volte un’immagine o un pezzetto di storia, o un modo
differente di vedere la situazione… allora la racconto agli apicoltori con cui sono, oppure se sono da solo rido, e abbozzo l’idea su un pezzetto di carta da battaglia.
La natura è fonte grandissimissimismismsssimimissima d’ispirazione per me, infatti in queste storie si parla di api, ma ne ho altre in cui si parla di pirati o di bambini normali che parlano con le carote, o di
professori universitari che lottano al fianco di asini parlanti per liberare il mondo da un cattivissimo di turno, o di un gatto e un ubriacone che partono per andare in Russia nel più prestigioso circo
del mondo.
Un altro motivo è che l’editore aveva già pubblicato dei libri sull’apicoltura, quindi le FIABE D’API potevano essere di interesse anche per gli apicoltori.
Noi apicoltori siamo totalmente immersi nel nostro lavoro, che se vediamo un libro, un portachiavi, una tazza con disegnata un’ ape ce ne innamoriamo, esattamente come ci innamoriamo delle api ogni primavera.
Cosa volevi raccontare con “Fiabe d’api’?
Volevo, innanzi tutto, raccontare il mondo delle api, o meglio più che raccontare, presentare, presentare ai bambini questo mondo.
Preferisco dire PRESENTARE, perchè sono storie inventate dove accadono fatti che in natura non esistono, come il fuco Carol che convince le sorelle a sciamare, oppure le api che vanno a riempire la luna.
Sono ovviamente storie per bambini, dove tutto può succedere ed è giusto che
accada
Mi soffermo un secondo su questo punto perchè ci tengo a
precisare che I BAMBINI DEVONO RESTARE BAMBINI. E’ importante che un bambino sia ingenuo, e fantasioso, è importante che un bambino creda al tuo racconto dove dici che nel lago di Pusiano
esiste il balenorso che dorme sul fondo del lago ed è girato sul fianco, che sulla spalla , che fuoriesce dal lago per un pezzetto, ci son cresciute col tempo delle piante. Le persone ingenue la
chiamano isola, ma tutti sanno che è la spalla del balenorso e se vai a Pusiano la vedi… è importante che credano che quando il balenorso si sveglierà avrà fame e inizierà a mangiare pecore, cavalli
e mucche…
Quindi tornando a noi e alle fiabe d’api… non ha importanza che il racconto non segua le leggi apistiche della natura… anzi forse è proprio importante che non le segua, altrimenti sarebbe un trattato o un manuale e non una storia per bambini.
Inoltre ci tengo a far conoscere la natura ai bambini, anche fosse solo un avvicinamento data la loro curiosità. perchè è tanto bella e poco conosciuta, poco osservata, poco vissuta, ed è un peccato.
Hai in cantiere o meglio in alveare la pubblicazione di altre storie?
Si si ce ne sono.. come già detto me ne saltano in mente di continuo, è come se avessi rotto il vaso di pandora, ma pieno di idee buone. Al momento ho consegnato una storia alla “disegnatora” che parla di api in inverno.. ci sta lavorando sopra e appena avrà finito.. inizieremo il lavoro con la casa editrice.