La prima neve
Un film di Andrea Segre. Con Jean-Christophe Folly, Matteo Marchel, Anita Caprioli, Peter Mitterrutzner, Giuseppe Battiston.
Drammatico, durata 105 min. – Italia 2013
SINOSSI
La prima neve è quella che tutti in valle aspettano. È quella che trasforma i colori, le forme, i contorni.
Dani però non ha mai visto la neve. Dani è nato in Togo, ed è arrivato in Italia in fuga dalla guerra in Libia.
È ospite di una casa accoglienza a Pergine, paesino nelle montagne del Trentino, ai piedi della Val dei Mocheni.
Ha una figlia di un anno, di cui però non riesce a occuparsi. C’è qualcosa che lo blocca. Un dolore profondo.
Dani viene invitato a lavorare nel laboratorio di Pietro, un vecchio falegname e apicoltore della Val dei Mocheni, che vive in un maso di montagna insieme alla nuora Elisa e al nipote Michele, un ragazzino di 10 anni la cui irrequietezza colpisce subito Dani. Il padre di Michele è morto da poco, lasciando un grande vuoto nella vita del ragazzino, che
vive con conflitto e tensione il rapporto con la madre e cerca invece supporto e amicizia nello zio Fabio.
La neve prima o poi arriverà e non rimane molto tempo per riparare le arnie e raccogliere la legna. Un tempo breve e necessario, che permette a dolori e silenzi di diventare occasioni per capire e conoscere. Un tempo per lasciare che le foglie, gli alberi e i boschi si preparino a cambiare.
In quel tempo e in quei boschi, prima della neve, Dani e Michele potranno imparare ad ascoltarsi.
NOTE DI REGIA
La luce entra nel bosco insieme alle ombre. Si alternano, si incrociano, giocano come vuoti e
pieni, come spazi di vita tra silenzio e rumore. Gli alberi sembrano voler scappare dal bosco.
Ma non possono. Crescono a cercare la luce, si allungano per superare gli altri, ma rimangono
tutti ancorati lì, uno affianco all’altro, in file regolari che segnano le prospettive.
È il bosco il luogo centrale dell’incontro tra Dani e Michele; è in quello spazio che i due si
seguono, si cercano, si respingono, si conoscono. È uno spazio in cui la natura diventa teatro.
Dove la realtà diventa luogo dell’anima e ospita significati e metafore che la trascendono.
Pronta a diventare sogno.
Come nel mio primo film Io Sono Li, anche La prima neve è costruito nel dialogo costante
tra regia documentaria e finzione, tra il rapporto denso e diretto con la realtà e la scelta di
momenti più intimi costruiti con attenzione ai dettagli della messa in scena. Così è anche
nel lavoro con gli attori: persone del luogo e attori professionisti interagiscono tra loro, in
un processo di contaminazione tra realtà e recitazione. Con il privilegio, in questo secondo
film, di aver finalmente potuto lavorare con l’energia e l’imprevedibilità di bambini e giovani
ragazzi.
ANDREA SEGRE
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