Sotto il Celio Azzurro (E. Winspeare 2009)

INDICE
SINOSSI
RECENSIONE
TRAILER
SCENA un giorno di festa
SCENA presentazione ai genitori

 

 

SINOSSI

Sotto il Celio Azzurro è un film di Edoardo Winspeare. Documentario, durata 80 min. – Italia, Francia 2009.

Quattro stagioni in una scuola che non è come tutte le altre.Celio Azzurro, piccola scuola materna nel cuore di Roma, 45 bambini di 32 paesi diversi, è nell’Italia di oggi come un fortino assediato.I suoi educatori infatti somigliano più alle prime comunità di indigeni che si stanziarono sui sette colli migliaia di anni fa che a tradizionali maestri: stessa capacità di resistere alle intemperie, stesso misto di abilità, tecniche e convinzioni. Il film racconta la loro battaglia quotidiana, ma anche la storia profonda di uomini e donne, madri e padri, che cercano dentro la propria infanzia l’ispirazione e la ragione della propria missione di educatori.

RECENSIONE

Sotto il Celio Azzurro” è una pellicola molto divertente che mostra al pubblico come sia possibile una strada diversa verso l’integrazione interculturale. Celio Azzurro è una piccola realtà presente e viva nella capitale, nel Celio appunto, fondata vent’anni or sono da Massimo Guidotti, che assieme ai suoi collaboratori ha messo in pratica una didattica per la prima infanzia basata sulla parola, sul racconto, sugli affetti. Questa scuola materna ha sempre aiutato a crescere sani e autonomi, bimbi di diverse etnie, inizialmente di diverse nazionalità, oggi quasi tutti italiani, figli di immigrati regolari, sperimentando che i nostri cuccioli, se indirizzati correttamente, non dovranno confrontarsi con il problema della cosiddetta tolleranza. Questo perché crescendo insieme, le diversità diventano una ricchezza, e più che di integrazione si assiste ad una fusione culturale, dove ognuno tiene la propria identità, completandola con ciò che si assorbe dagli altri. I genitori dei bambini italiani doc non si sono mai lamentati del famigerato rallentamento culturale che i bambini italiani d’adozione causerebbero all’apprendimento, motivazione con la quale si è avallata una legge che impone un tetto massimo di bambini non italiani nelle nostre scuole, considerando non italiani anche quelli che lo sono per nascita, ma non hanno ancora la cittadinanza. Guidotti ed il suo staff hanno dato vita ad un qualcosa di straordinario e singolare nel panorama scolastico nazionale, che dovrebbe servire da esempio, da riferimento nel campo dell’insegnamento. Quando si vedono dei bambini felici di frequentare in tenera età una scuola, che addirittura sono portati una settimana in campeggio al mare, senza sentire i loro genitori (che diciamo per “motivi di ordine pubblico” del genere pianto per nostalgia della mamma, parlano solo con gli insegnanti), e si divertono in autonomia, significa che il progetto didattico funziona, è vincente. Lo stato, anziché contrastare queste testimonianze di un’alternativa possibile per la coesistenza civile, dovrebbe investirci, perché in questo modo, crescendo in modo più equilibrato i nostri figli, ci affrancheremmo sicuramente dai problemi di emarginazione razziale che tormentano i nostri tempi. Winspeare ha girato nella scuola per un intero anno scolastico, con delicatezza e discrezione, amalgamandosi con la scuola stessa. La sua bravura, una fotografia sfolgorante ed un montaggio fantastico, riescono a coinvolgere lo spettatore più che una finzione cinematografica, mostrando i colori, il parco, i bambini, i genitori di questa “scuola – non parcheggio” sempre presenti e collaborativi, i pic nic assieme, dove ciascuno porta una pietanza del paese d’origine, le favole didattiche, attraverso le quali i bambini imparano a crescere, in modo naturale. Chi guarda ha l’impressione di aver sempre conosciuto quei luoghi e quelle persone, perché la narrazione è avvincente. La speranza è che questo prodotto sia soprattutto lo spunto per un’attenta riflessione sul tema, che dia la spinta al progetto di una scuola che sappia guardare concretamente al futuro.

Maria Grazia Bosu – ecodelcinema.com

TRAILER

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SCENA presentazione ai genitori

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INTERVISTA a Massimo Guidotti, uno dei fondatori del centro didattico interculturale “Celio Azzurro”

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INTERVISTA a regista

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