FOGLIE AL VENTO

Regia di Aki Kaurismäki. , – Finlandia, 2023, durata 81 minuti. Età dai 13 anni

Le foglie morte cadono a mucchi
e come loro i ricordi, i rimpianti
Ma il mio fedele e silenzioso amore
sorride ancora, dice grazie alla vita

Recensioni e video
di Andrea Chimento (il sole 24 ore)

Una pellicola di grandissima umanità, perfetta per le feste natalizie: “Foglie al vento” di Aki Kaurismäki è il film ideale da vedere in sala questo weekend.
Sei anni dopo il notevole “L’altro volto della speranza”, il regista finlandese è tornato dietro la macchina da presa per raccontare la storia di un uomo e di una donna che si incontrano una notte a Helsinki. I due hanno vite difficili, segnate dal disagio e dalla precarietà, ma il loro incontro sarà l’inizio di una storia che li aiuterà ad amare di nuovo.

Quarto capitolo di film dedicati da Kaurismäki al tema del proletariato, dopo “Ombre nel paradiso” (1986), “Ariel” (1988) e “La fiammiferaia” (1990), “Fallen Leaves” è una delicatissima e tragicomica storia d’amore perfettamente nelle corde del regista scandinavo.Bastano poche inquadrature per ritrovare il classico tocco dell’autore, sempre più essenziale e minimalista e capace di toccare corde profondissime con una pellicola che è sia un inno alla vita e all’amore, sia un grande omaggio alla storia del cinema.

Kaurismäki propone infatti tantissime citazioni, compresa una per l’amico Jim Jarmusch, del quale viene proiettato in un cinema l’ultimo lungometraggio, “I morti non muoiono”. Gli omaggi poi vanno al passato, con diversi riferimenti all’amato Robert Bresson (maestro proprio di quel minimalismo di cui Kaurismäki è oggi uno dei massimi discepoli), a Jean-Luc Godard e uno magnifico, poetico ed emozionante a Charlie Chaplin, da sempre una delle grandi ispirazioni del regista.

Malinconia e sorrisi
È un film carico di malinconia, “Foglie al vento”, ma è anche un lungometraggio capace di farci sorridere e dare fortissima speranza all’interno del contesto oltremodo desolante che va a raccontare.Oltre alle difficoltà del mondo del lavoro, il film propone tematiche di grande attualità, a partire da quelle trasmissioni radiofoniche in cui si sentono di continuo le agghiaccianti notizie della guerra in Ucraina. Nonostante la cornice ricca di elementi drammatici, Kaurismäki trova come sempre la giusta ironia, riuscendo a dare vita a una pellicola umanissima e appassionante. Splendide sono poi numerose inquadrature, dal taglio prettamente pittorico ed efficaci nel richiamare i quadri di Edward Hopper: l’uso che fa delle luci e dei colori è da studiare nelle scuole di cinema e ogni singola immagine è sempre personale e capace di emozionare.Il risultato è un film imperdibile, tra i più belli dell’intera stagione, che ha meritatamente ottenuto il Premio della Giuria al Festival di Cannes 2023.

trailer

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