Le parole di Bianca sono farfalle

bianca

 

Autore/i: Chiara Lorenzoni
Illustratore/i: Sophie Fatus
Editore: Giralangolo
Anno: 2013
Numero di pagine: 30
Prezzo: 13,50 €

  • Età consigliata: da 6 anni

 

1) SINOSSI

2) RECENSIONE

3) IMMAGINI

 

 

 

Sinossi

Bianca non parla, ma vede cose che gli altri non vedono. Vede quando i sorrisi dicono le bugie e quando gli occhi parlano anche se la bocca riposa. Vede l’imbarazzo che si nasconde sul bordo delle orecchie e la rabbia silenziosa che si infila nelle vene della fronte. Bianca non sente, ma vede i suoni. Quelli scintillanti e appuntiti dello schiocco dei baci sulla guancia. Quelli lisci e lenti delle mani tra i capelli. Quelli tondi e soffici che le rimbalzano addosso il momento prima di addormentarsi. Bianca non sente e non parla, ma le sue mani sono farfalle che danzano nell’aria e raccontano tutte le storie e tutti i suoni del mondo. Un racconto intenso e poetico accompagnato dai disegni lievi e divertiti di Sophie Fatus. .

 

RECENSIONE

Bianca è speciale perché non parla e non sente, ma vede cose che gli altri non vedono:  “vede l’imbarazzo che si nasconde sul bordo delle orecchie e la rabbia silenziosa che si infila nelle vene della fronte”. È capace di vedere un mare nel tappeto blu del salotto e la sua mamma, anche se è inverno, non si vergogna di indossare con lei grandi cappelli di paglia e occhiali da sole. Ma che cosa più di tutto gli altri non vedono? I suoni, e Bianca li vede: possono essere arrotolati come quello di una risata o scintillanti come quello di un bacio sulla guancia. “Bianca non sente e non parla, ma le sue mani sono farfalle che danzano nell’aria”, sono le sue mani le sue parole, sono le sue mani che raccontano per lei…
Le parole di Bianca sono farfalle è un albo che descrive con una certa immediatezza e scorrevolezza la vita quotidiana di una bambina che non sente e non parla. Per lei, tutto il mondo è territorio dell’immaginazione: non solo nei giochi Bianca visualizza, trasfigurandoli con associazioni creative, gli oggetti e i personaggi della sua vita; ma anche nel quotidiano il suo interpretare il mondo è vedere, il suo parlare è far vedere. Sono visioni fantasiose e colorate come i disegni di Sophie Fatus, realizzati in questo caso con tecnica mista che include l’utilizzo di ritagli accanto al disegno. Anche il testo si colora, accompagnando le immagini a volte solo per riproporne i toni, a volte per completarne il senso. L’interazione reciproca fra le diverse parti del libro – disegno, testo, e perfino il titolo – è forse l’aspetto più riuscito dell’albo. Certamente rimane la curiosità di vedere come un’illustrazione meno simbolica è più realistica avrebbe valorizzato il linguaggio delle espressioni, che Bianca riconosce ed interpreta, ma di certo questa scelta permette di abbassare l’età di lettura e di agevolare l’accesso ad una non comune declinazione di diversità anche tra bambini più piccoli. Le coloratissime figure e il grande formato hanno anche il pregio di stimolare la fantasia in maniera del tutto autonoma dalla necessità di affrontare uno specifico tema. L’attenzione alla visualizzazione/ascolto, forse, è anche uno stimolo al contatto con quanto non si può descrivere se non con paragoni, come i sentimenti. Che cos’è “il suono delle ciglia di papà” se non un’emozione? E infatti ecco “la tenerezza che le stringe il petto per i baci del suo papà”. Quella di Bianca, in fondo, è la storia di moltissimi bambini, che amano stare con i genitori, giocare con loro e osservare il mondo rendendolo fantastico e imprevedibile anche nelle sue manifestazioni più quotidiane. (Scarpa mangialibri.com)

RECENSIONE 2

Bianca non parla; Bianca non sente. Ma per Bianca i colori sono suoni e le mani parole. Con la mamma disegna polpi e stelle marine, immerge i piedi nel tappeto blu e sente il mare; con le mani disegna parole nell’aria, come farfalle che raccontano emozioni e sensazioni. Le parole di Bianca sono farfalle è il nuovo Picture Book di Giralangolo.

Ci sono tutti i suoni e le parole del mondo, in quei gesti e in quelle farfalle ballerine: le risate arrotolate come la coda di un maialino e lo schiocco del bacio della buonanotte, la gioia per le linee attorno agli occhi della mamma che sorride e il freddo del naso del suo cane quando le annusa le caviglie. Le mani di Bianca danzano e disegnano cerchi, trame, tentacoli, e così anche senza parole lei racconta tutto quello che sente addosso.
Chiara Lorenzoni tocca con leggerezza e profondità un tema difficile come quello della condizione sordomuta: Bianca è una bambina felice, vive giornate piene d’amore e di giochi con i genitori, ne amplifica i sentimenti imparando a leggerli solo con lo sguardo. Ogni gesto, ogni mossa, ogni piccola variazione nel mondo intorno è per lei un input continuo che le solletica l’immaginazione, trasformando in immagine quel che prova. Tutto intorno a lei diventa visibile e comunica; ecco perché, tra le tante delicate illustrazioni di Sophie Fatus, salta subito all’occhio la scelta dell’artista per il collage, con cui rappresenta steli, vasi o animali: tutto diventa improvvisamente composto da sfilacci di parole, che chiunque sfogli il libro cercherà di interpretare e ricostruire. Così come Bianca, che legge le cose che non può sentire e le tramuta in gesti a forma di farfalle.

 

IMMAGINI

 

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