Archivi categoria: Bambini

L’albero e la strega (età 8-9 anni)

La strega è cattiva e vorrebbe distruggere il villaggio degli uomini, ma gli effetti non sono mai quelli desiderati. A volte aiutare gli altri può provocare il male, così come tentare di danneggiarli può far del bene. Una leggenda africana ironica e divertente descritta con maestria dalle illustrazioni del pluripremiato Gek Tessaro.

Il cavallo e il soldato (età dai 2 anni)

Filastrocca “bislacca” di un soldato che vuole andare a fare la guerra e di un cavallo che non risponde ai suoi comandi. Un racconto divertente e scanzontao di un soldato accecato dalla voglia di combattere e un cavallo pauroso, e traquillo che preferisce brucare l’erba e passeggiare. La sonorità della filastrocca accompagna situazioni buffe ad immagini accattivanti per lo stupore dei più piccoli.

Uomini sottosopra

Illustrato e scritto da GEK TESSARO
Edizioni Artebambini

“Uomini sottosopra” è un libro scoprire e da guardare a 180°! Si gira e si rigira per poterne leggere testo e immagini. Un libro che racconta la disgraziata storia delle armi. La matita talentuosa di Gek Tessaro ci regala una sorprendente galleria di personaggi dalle molteplici espressioni, descrive visi che rappresentano l’evoluzione della specie umana e le vicende della nostra storia. “Uomini sottosopra” non è un libro solo per bambini ma con la sua leggera ironia invita tutti a riflettere sulle nostre ambizioni di potere.

Questa pubblicazione si pregia della collaborazione di EMERGENCY a cui andrà devoluta una parte della vendite per la nobile e coraggiosa causa che quest’associazione svolge per i paesi afflitti dalla guerra.

Il fatto è (età dai 2 anni)

di Gek Tessaro ed. Lapis, 2010

Sulla riva dello stagno c’è una piccola papera che non ha voglia di fare il bagno, o forse ha paura… chissà. In ogni caso lei non ha intenzione di tuffarsi e allora accorrono l’anatra, il gatto, il cane e un tacchino che cercano di spingerla in acqua, ma senza riuscirci. La paperella non si schioda. Alla comparsa di un grosso lupo tutti gli animali ammassati sulla riva cadono nello stagno. Tutti, tranne la paperella. Sarà lei sola a decidere quando entrare in acqua.

Gek Tessaro: maestro d’arte, è autore e illustratore di libri per bambini

E se mi nasce un fratellino?

Kevin Henkes, Piemme, 2002

E se mi nasce un fratellino? Il temuto evento si verifica. E da che mondo è mondo, piomba nella casa in cui è arrivata la cicogna anche il morso crudele della gelosia. Che turba, squassa, non fa trovare pace. In una delle molte varianti (sorellina che aspetta il fratellino), viene allestita questa storia. Storia di topi, in casa di topi, che prendono il posto degli uomini e agiscono così come loro fanno. I grandi a comportarsi da grandi (punire, correggere, consolare, coccolare); i piccoli, a interpretare i sentimenti e i crucci dei bambini (io sono la regina, dice la topolina del racconto, tu, fratello, l’indegno usurpatore). Per rendere ancora più attendibile la sovrapposizione (topi al posto degli uomini) l’ambientazione delle vicende, illustrata quasi con una tecnica sperimentata nel fumetto, rivela consuetudini da famiglia media, tipica nell’arredo dell’appartamento, come nello stile di vita. Non la solita capanna nel bosco, ma un appartamento di città. Di identificazione immediata per qualsiasi bambina che legge e si strugge per quel medesimo problema. La sapienza impiegata, nell’entrare nel dramma che vive la topolina, riguarda tanto il testo che le illustrazioni. Fanno tutt’uno. Kevin Henkes, l’autore, ricorre all’uso di tavole illustrate, piccole, medie, a tutta pagina. Primi piani e sequenze, che spiano stati d’animo, ribellioni, momentanee rassegnazioni. Il segno personalizzato a raffigurare topi di muso lungo, di buona educazione; il colore intenso a seguire stati d’animo di pronuncia forte; il testo a riprodurre dialoghi, minimi e insistiti, per calcare le rispettive posizioni: i grandi di là, i piccoli di qua. Ma il tocco dell’artista, che si rintraccia in ogni momento delle vicende raccontate, raggiunge il clou nello sbocco finale, che ribalta il gioco dei ruoli e delle identificazioni. Henkes dà una profonda plausibilità alla storia, attingendo di sicuro al suo talento ma disponendo anche di un acume prodigioso nello scandagliare il cuore e i comportamenti dei bambini (guardare, leggere, ammirare).