E se mi nasce un fratellino?

Kevin Henkes, Piemme, 2002

E se mi nasce un fratellino? Il temuto evento si verifica. E da che mondo è mondo, piomba nella casa in cui è arrivata la cicogna anche il morso crudele della gelosia. Che turba, squassa, non fa trovare pace. In una delle molte varianti (sorellina che aspetta il fratellino), viene allestita questa storia. Storia di topi, in casa di topi, che prendono il posto degli uomini e agiscono così come loro fanno. I grandi a comportarsi da grandi (punire, correggere, consolare, coccolare); i piccoli, a interpretare i sentimenti e i crucci dei bambini (io sono la regina, dice la topolina del racconto, tu, fratello, l’indegno usurpatore). Per rendere ancora più attendibile la sovrapposizione (topi al posto degli uomini) l’ambientazione delle vicende, illustrata quasi con una tecnica sperimentata nel fumetto, rivela consuetudini da famiglia media, tipica nell’arredo dell’appartamento, come nello stile di vita. Non la solita capanna nel bosco, ma un appartamento di città. Di identificazione immediata per qualsiasi bambina che legge e si strugge per quel medesimo problema. La sapienza impiegata, nell’entrare nel dramma che vive la topolina, riguarda tanto il testo che le illustrazioni. Fanno tutt’uno. Kevin Henkes, l’autore, ricorre all’uso di tavole illustrate, piccole, medie, a tutta pagina. Primi piani e sequenze, che spiano stati d’animo, ribellioni, momentanee rassegnazioni. Il segno personalizzato a raffigurare topi di muso lungo, di buona educazione; il colore intenso a seguire stati d’animo di pronuncia forte; il testo a riprodurre dialoghi, minimi e insistiti, per calcare le rispettive posizioni: i grandi di là, i piccoli di qua. Ma il tocco dell’artista, che si rintraccia in ogni momento delle vicende raccontate, raggiunge il clou nello sbocco finale, che ribalta il gioco dei ruoli e delle identificazioni. Henkes dà una profonda plausibilità alla storia, attingendo di sicuro al suo talento ma disponendo anche di un acume prodigioso nello scandagliare il cuore e i comportamenti dei bambini (guardare, leggere, ammirare).