welcome film immigrazione

WELCOME

Regia di Philippe Lioret. Francia, 2009, durata 110 minuti. Età: più 12

Welcome" un film di Philippe  immigrazione adolescenza

  1. SINOSSI
  2. RECENSIONE
  3. VIDEO
  1. SINOSSI

Welcome racconta la storia del giovane rifugiato curdo . A soli diciassette anni, il ragazzo ha vagato per mesi in Europa, nel tentativo di ricongiungersi con la sua amata fidanzata, che ha emigrato con la famiglia in Inghilterra. Il viaggio per Bilal è stato molto duro, ma finalmente riesce a raggiungere il nord della Francia, da dove spera di prendere una nave per attraversare il mare e approdare nel Regno Unito.
Proprio lì la polizia ferma il ragazzo: a causa delle leggi in vigore sull’immigrazione, il giovane curdo non può oltrepassare il canale della Manica. Senza perdersi d’animo, Bilal progetta di superare le fredde acque del mare del Nord nuotando, ma per riuscirci deve prepararsi. Così, con i pochi soldi che ha si iscrive in una piscina dove inizia l’allenamento.
Lì Bilal incontra Simon , un istruttore di nuoto di mezz’età in piena crisi, a causa dell’imminente divorzio con la moglie Marion . Nonostante le evidenti differenze, i due scoprono in realtà di avere molto in comune: nasce così una forte amicizia che darà la forza a entrambi di lottare per i loro sogni di un avvenire migliore.

2. RECENSIONE

di Simone Emiliani sentieriselvaggi.it

I limiti invalicabili della frontiera prendono forma in Welcome, diretto dal francese Philippe Lioret che in Italia si era fatto conoscere per Mademoiselle (2001) ma che a France Cinéma, nel 2006, ha presentato uno dei suoi film più belli, Je vais bien, ne t’en fais pas. Il canale della Manica, che divide la Francia dall’Inghilterra, rappresenta infatti un ostacolo insormontabile per numerosi immigrati clandestini. Bilal è un ragazzo di 17 anni originario dell’Irak che ha lasciato il suo paese per raggiungere la ragazza che ama, Mina. Lei vive a Londra con la sua famiglia e suo padre non vuole che frequenti il ragazzo. Con alcune persone, ha tentato di nascondersi dentro un camion che stava per imbarcarsi da Calais, ma è stato scoperto dalle autorità. A questo punto il ragazzo pensa all’impresa disperata: cercare di attraversare la Manica a nuoto. Inizia così a prendere lezioni nella piscina locale e il suo insegnante Simon (Vincent Lindon) inizia a prendersi cura di lui ospitandolo di nascosto a casa sua e aiutandolo a mettersi in contato con Nina. Welcome è un film disperato, senza speranza, ma di un’intensità tale che non lascia indifferenti. Lioret mette innanzitutto in maniera straordinaria le forme differenti di razzismo che serpeggiano a Calais: il vicino di casa di Simon che avverte la polizia dopo che ha visto il maestro di nuoto entrare nella sua abitazione con Bilal; lo sgombero degli immigrati nei pressi del porto; un addetto di un supermercato che impedisce a due uomini di entrare. La macchina da presa attraversa il porto di notte, luogo di provvisorie speranze ma anche impermeabile verso l’esterno, avvolto da un blu sospeso tra il malinconico e lo spettrale. Al tempo stesso però Welcome è anche una struggente storia di amori impossibili. Ciò è evidente nei continui tentativi di Bilal di mettersi in contatto con la ragazza ma anche nella sofferta separazione tra Simon e l’ex-moglie, ancora emotivamente coinvolti e attratti ma ormai distanti. Per certi aspetti, le forme di un nomadismo, anche sentimentale, congelate dentro lo spazio provvisorio del porto, ricordano Lontano di André Téchiné. Rispetto a quel bel film, però Welcome va oltre e raggiunge continuamente momenti emotivamente mai esibiti ma che catturano e lasciano i suoi segni. Basta vedere lo sguardo di Vincent Lindon su un ragazzo che nuota in piscina. Non è più Bilal ma un’altra persona. Lui lo osserva come stordito, rivedendo in quel corpo l’altra immagine. Forse di un desiderio di paternità negato, forse un inconscio tentativo di desiderio, dove nella ricerca della felicità del ragazzo c’è dentro anche la sua.

3. VIDEO

TRAILER

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