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NUOVE FAMIGLIE (Leggi gli articoli della rivista Pedagogika.it)

” Nel clima in cui viviamo, definito dai sociologi individualismo di massa, molti genitori non soltanto  organizzano, di fatto, la vita familiare in chiave difensiva, ma trovano difficile negare qualcosa ai loro figli, sia perchè si identificano in loro, sia perchè li vogliono proteggere dal mondo ostile, sia perchè pensano che cedendo alle loro richieste li fanno sentire, se non superiori, almeno uguali ai loro coetanei, sia, ancora perchè hanno difficoltà a tollerare il minimo segno di malumore nei figli.”  (Anna Oliviero Ferraris)

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NOVITA’ PEDAGOGIKA.IT

GENNAIO/FEBBRAIO/MARZO 2013

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Pedagogika.it

Anno 2013 – XVII – 1

Legami in cambiamento e nuove famiglie

Sommario e anticipazioni di lettura

SITO RIVISTA

Editoriale – Maria Piacente

../ Dossier/Legami in cambiamento e nuove famiglie

9 Introduzione

10 Oltre la famiglia naturale, Chiara Saraceno

14 Una pluralità di modi di vivere insieme, Gian Carlo Blangiardo, Stefania Rimoldi

23 La famiglia e le vicissitudini del suo genoma, Pierpaolo Donati

28 Nuove famiglie, nuovi compiti di sviluppo, nuovi costrutti di analisi, Laura Fruggeri

34 Le famiglie oggi in Italia: cambiamenti psicosociali e intergenerazionali, Eugenia Scabini

40 Famiglia, valori e percorsi di coppia in Italia, Giovanna Rossi

47 Nella buona e nella cattiva sorte… Silvia Vegetti Finzi

54 Labilità dei matrimoni e nuove famiglie, Giulia Paola Di Nicola, Attilio Danese

60 Una famiglia sempre meno socializzante? Anna Oliverio Ferraris

64 Nuove famiglie o nuovi sguardi? Prendersi cura dei legami in un’ottica pedagogica, Laura Formenti

70 Andare oltre la crisi educativa delle famiglie: quali i compiti della pedagogia? Alessandra Gigli

75 Dal familiare al sociale. Il doppio attraversamento dell’adolescente migrante, Maria Laura Bergamaschi

80 Due mamme, due papà, tanti nonni e un sacco di fratelli, Cristina Bernacchi, Silvia Pinciroli, Davide Scheriani

../Temi ed esperienze

87 Tra fiaba e vita. Quando le donne sono potenti, Maria Cristina Mecenero

92 Maratona di lettura. I libri parlano a Rovigo, Silvia Rizzi

95 La mediazione culturale nei servizi socio-sanitari, Lucia Ientile

../Cultura

101 Scelti per voi,

  • Libri – Ambrogio Cozzi (a cura di)
  • Musica – di Angelo Villa
  • Cinema – di Cristiana La Capria

113 Arrivati in redazione

115 Questioni di genere a cura del Progetto Alice

118 Sillabario pedagogiko di Francesco cappa

 

 

“Caro Babbo Natale”, nelle letterine i sogni e le paure dei bambini

“Caro Babbo Natale”, nelle letterine al Corriere i sogni e le paure dei bambini

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Caro Babbo, fai ricrescere la betulla che si è spezzata nel mio giardino?». «Caro Babbo, vorrei che la mia mamma e il mio papà smettessero di litigare e tornassero insieme». «Ehi, Babbo, porti un regalo anche al mio amico Redi, che è musulmano?». «Ma le tue renne puzzano davvero? E tu, quando giochi con me?» Disegnate. Via mail. Su cartoncini colorati o figli di quaderno. Sognanti, confidenziali o piene di richieste…..

Leggi l’articolo completo sul corriere.it

Leggi le lettere inviate sul corriere.it

 

Ernest & Celestine (Aubier 2012, )

Ernest & Celestine (2012)

 E’ un film di genere animazione della durata di .

diretto da: Aubier,  Patar, Renner .

Sacher Distribuzione – .

 

 

 

Sinossi

Intervista a Daniel Pennac

Video

 

Sinossi
Questa è la storia di Ernest e Celestine, un orso grande e grosso che sogna di fare l’artista e di una topolina che non vuole fare la dentista.

Nel convenzionale mondo degli orsi, fare amicizia con un topo non è certo cosa ben vista. Nonostante questo, Ernest, un orso che vive ai margini della società facendo il clown e il musicista, accoglie in casa sua la piccola topolina Celestine, orfanella fuggita dal mondo sotterraneo dei roditori. Questi due esseri solitari cercando sostegno e conforto uno nell’altra sfidano le regole dei loro rispettivi mondi e scompigliano così l’ordine stabilito…

Intervista a Daniel Pennac

Il film d’animazione Ernest e Celestine di Stéphane Aubier, Vincent Patar, Benjamin Renner (presentato a Cannes 65 nella sezione  Quinzaine des Réalisateurs, ottenendo una mezione speciale) e sceneggiato dal grande scrittore francese Daniel Pennac che era qui a Roma a presentare il film insieme al doppiatore italiano di Ernest, ossia Claudio Bisio.


L’animazione di questo film ha richiesto più di 4 anni di lavoro, come e quando è stato coinvolto? Lo considera una vacanza dal suo lavoro di scrittore?

 

La storia è lunga, ma ve la faccio breve. Nel 1983 una scrittrice belga, Monique Martan (in arte Gabrielle Vincent), scrisse un libro che mi piacque moltissimo. Così è nata una corrispondenza epistolare durata 10 anni, parlavamo di molte cose, ma non ci siamo mai nè incontrati nè sentiti per telefono.  Poi purtroppo Monique morì e 10 anni dopo i produttori di questo film mi hanno chiamato per scrivere una sceneggiatura tratta dalla serie di Ernest e Celestine scritta ovviamente da lei. Loro pensavano che nemmeno conoscessi queste opere che in fondo in Francia non erano così famose. Io ovviamente ho accettato e ho scritto sia la sceneggiatura che un romanzo che spazia un po’ con questi personaggi.
L’universo tipico di Pennac sembra gettare qualche ombra sui personaggi originali di Gabrielle Vincent, è vero?

Gli originali Ernest e Celestine disegnavano un mondo ideale, attraverso piccoli momenti di quotidianità nella relazione adulto/bambino. Racconti che tra l’altro mi hanno ricordato il mio stesso rapporto con mia figlia. Ma sarebbe stato impossibile trarre un film solo da quei brevi momenti paradisiaci. Io volevo raccontare una storia che raggiungesse quel Paradiso partendo però dall’Inferno per quei personaggi.
Tu Claudio hai già portato a teatro qui in Italia due spettacoli tratti da Pennac, è una felice collaborazione?

 

Bisio: Non solo ho fatto quei due spettacoli, ma conosco interamente e approfonditamente tutta l’opera di Daniel. E concordo che in questo caso la firma di Pennac si sente molto nella differenza culturale tra orsi e topi nel film: la multietnicità è una chiave fondamentale delle sue opere. Ho tentato per tanto tempo di portare al cinema uno dei suoi romanzi, ma non voglio fare il passo più lungo della gamba, sono romanzi molto difficili da immaginare e non si è mai trovata la chiave giusta per una trasposizione soddisfacente. In più so bene quanto lui sia esigente.

 

Pennac: Io ho visto solo 15 minuti di film doppiato in italiano. Ma mi sarebbe piaciuto vederne di più, per apprezzare il lavoro di Claudio. Una volta l’ho ascoltato a teatro su uno dei miei testi, è stato grandissimo! In Francia i doppiatori sono Lambert Wilson e Pauline Brunnier che ha confessato di essere molto affezionata aErnest e Celestine perchè suo padre le leggeva i racconti da piccola prima di andare a dormire.
Il tema della paura entra qui sin dalla primissima sequenza, mi sembra fonadamentale, come l’hai affrontato?

Pennac: La paura è una delle passioni della mia vita. Perchè da scrittore è interessante pensare che le cose peggiori che succedono derivano unicamente da quella. Mi interessa sempre la paura come la passione. Io poi non voglio mai dare dei messaggi, voglio essere me stesso, detesterei un film o un romanzo che si proponesse di demandare un semplice messaggio. Al di là della sceneggiatura che ho scritto che può essere interpretata in vari modi, la bellezza del film sta nella pittura ad acquerello che è magnifica.

VIDEO

TRAILER

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COME EDUCARE IL TUO PAPÀ (Alain Le Saux)

COME EDUCARE IL TUO PAPÀ

Autore: Alain Le Saux  Casa editrice:Editrice Il Castoro 2005  Pagg: 72 Dimensioni: 25,5×21,5 cm

 RECENSIONE

Come educare il tuo pa è una vera e propria guida all’educazione dei papà condotta da uno spigliato bambino che segue i più solidi principi educativi. Il libro, davvero molto divertente, si basa sul capovolgimento di ruoli che vede il bambino trasformarsi in “papà” e il papà trasformarsi in “bambino”. Il presupposto di partenza è che, avendo a disposizione un solo papà, e posto che nessuno è perfetto, diventa necessario imparare tutti i modi per educarlo, perché un papà ben educato è un papà senza problemi! Il ribaltamento dei ruoli che sta alla base del libro e della sua comicità è un modo originale e divertente per affrontare il tema dei rapporti padre e figlio, che può essere utile come “specchio” ironico al padre, ai figli (di tutte le età!), ma anche alle mamme e ai futuri genitori. Lo stile inconfondibile di Alain Le Saux nasce dalla sua rara capacità di conciliare un tratto semplice e diretto con un acuto spirito di osservazione in grado di cogliere rapidamente le espressioni dei visi e i comportamenti e di trasformare le proporzioni e i rapporti tra le figure nello spazio (il bambino molto piccolo che “sgrida” il papà molto grande). Ne nasce un libro divertente, grottesco, ma anche tenero e affettuoso, accattivante per i bambini, che una volta tanto si sentiranno più responsabili e saggi dei papà, e per gli adulti che ne apprezzeranno pienamente la portata ironica.

E’ NATO UN PAPA’

È nato un papà

gruppo per tutti i papà


Quando nasce un figlio, nascono anche una madre ed un padre insieme a lui. Quindi anche per i papà la nascita di un figlio genera gioie, dubbi, insicurezze e domande “come sarà nostro figlio? Che padre sarò? E che madre sarà la mia compagna? Come saremo tutti insieme? Cosa cambierà nel rapporto di coppia?”.

Tali emozioni possono essere anche condivise con altri papà favorendo la nascita di gruppi per papà, ecco perché il Centro “Tempinsieme zerotre” in collaborazione con le associazioni l’Aquilone e Genitori e figli intende favorire la nascita di gruppi per papà

Questo percorso vuole dare voce al dialogo interiore dei padri, che se non ha un luogo in cui uscire allo scoperto, talvolta rischia di generare vissuti di inadeguatezza, di ansia, di insofferenza, ecc.

Il gruppo dei padri vuole essere un luogo accogliente e non giudicante in cui consegnare i propri vissuti e le proprie attese rispetto alla paternità.

Sarà quindi uno spazio di dialogo e di confronto fra chi sta vivendo un’esperienza simile, in cui ognuno avrà la possibilità di portare la propria irripetibile e irriducibile unicità.

 

Il gruppo è rivolto a tutti i papà o a chi lo sta per diventare.

 

I gruppi saranno condotti da Walter Brandani, insegnante, educatore professionale e mediatore familiare.

presso sede Associazione L’Aquilone via M.te Nero, 38 – 21049 Tradate (Va)

Informazioni e iscrizioni:

Walter Brandani         email: info@walterbrandani.it            Cell: 3470128839

 

LEGGI ARTICOLO SUL SETTIMANALE NUOVO

LEGGI ARTICOLO SUL SITO CHEFORTE.IT

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Cosa dico ai miei figli?

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Cosa dire, come comportarsi con un bambino, un adolescente, quando il malato di tumore è la madre o il padre?

Come comportarsi nella vita quotidiana?

Quanto è giusto che il bambino sappia, soprattutto quando la malattia non sembra rispondere al trattamento, o peggio, si ha la certezza del fallimento?

A questa domanda cerca di dare una risposta  il libro COSA DICO AI MIEI FIGLI?  

scaricabile gratuitamente dal sito dell’AIMaC  Associazione Italiana Malati di Cancro.

 

 

 

Tratto dal libro (leggi tutti il libro sul sito AIMaC):

Perché è utile informare i bambini

  • I bambini hanno il diritto di conoscere tutto ciò che accade in famiglia, quindi anche di sapere che il padre o la madre ha una malattia seria come un tumore. Tenerli all’oscuro è una mancanza di fiducia nei loro confronti.
  • I bambini riescono ad intuire che qualcosa non va in famiglia. Tacere per proteggerli potrebbe indurli a sviluppare paure peggiori della realtà e a pensare che ciò sia un argomento troppo drammatico da affrontare. I bambini tollerano meglio la verità, anche se dolorosa, piuttosto che l’ansia derivante dall’incertezza del non sapere. Non si può evitare di rattristarli, ma se condividerete con loro i vostri sentimenti e li informerete di ciò che sta accadendo, potrete evitare che si sentano soli nella loro tristezza.
  • I bambini potrebbero venire a sapere la verità da qualcun altro oppure ottenere informazioni errate dalla televisione o da altre fonti.
  • I bambini possono sentirsi isolati se non sono informati. Potrebbero pensare di non essere abbastanza importanti da essere coinvolti in una ‘questione di famiglia’.
  • I bambini percepiscono ciò che succede intorno a loro, anche se non capiscono il vero significato di tali avvenimenti. Per esempio potrebbero pensare: “Mi arrabbiavo con la mamma quando mi diceva di raccogliere i giochi e metterli a posto. Poi si è ammalata. Forse l’ho fatta ammalare io.”
  • I bambini che conoscono la situazione possono contribuire ad allentare la tensione e a creare un clima di autenticità.

Condividere le emozioni e l’impegno della malattia può essere l’occasione per imparare a conoscere i sentimenti e la forza dello spirito umano nei momenti difficili.

il libro bianco delle vacanze

PROGETTO

UN LIBRO BIANCO PER LE VACANZE

 un libro per dare spazio alla creatività dei bambini
ma  anche un progetto al quale tutti possono aderire
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INDICE

DESCRIZIONE PROGETTO E INDICAZIONI OPERATIVE

Dare i compiti durante le vacanze agli alunni della scuola primaria non è un obbligo di legge ma è ormai una prassi consolidata. Eppure è molto difficile capire quale sia il reale presupposto pedagogico dell’assegnare tanti compiti nel periodo estivo, obbligando così i bambini a portare libri e quaderni nei luoghi di vacanza. Molti infatti credono che lasciare i bambini senza svolgere un’attività didattica per un lungo periodo possa far dimenticare loro quanto appreso durante l’anno scolastico. Forse, invece, assegnare pochi esercizi e fare un veloce ripasso prima dell’inizio della scuola permetterebbe ai bambini di trascorre il tempo delle vacanze facendo “veramente vacanza”

Una vacanza che rappresenta una pausa preziosa dalle attività quotidiane (scuola, sport e corsi vari), una pausa serena per poter staccare da un’organizzazione della giornata forse poco a misura di bambino.

Un tempo utile per recuperare le energie, per oziare, per rilassare la mente e per dar spazio alle mille avventure offerte dai libri, dai giochi all’aperto e dalla creatività, unica e magica, che ogni bambino potrà esprimere sui fogli bianchi di questo libro.

Indicazioni operative per gli adulti: a seconda dell’età del bambino e dell’abitudine ad utilizzare in modo creativo dei fogli bianchi, ogni adulto valuterà se dare qualche indicazione generica: “incolla qui un ricordo delle tue vacanze, disegna il colore del mare, descrivi l’emozione della gita in montagna, ecc”. Dovrà lasciare spazio alla fantasia dei bambini e soprattutto considerare un dono prezioso ogni volta che il bambino gli mostrerà il  libro.

 

ELENCO AGGIORNATO DELLE PERSONE CHE ADERISCONO AL PROGETTO:

  1. Alessandro Borghetti, educatore e allenatore Lugano Rugby
  2. Alessia Giordana Bergamaschi, mamma e avvocato
  3. Alessio Raffaele Genitore di 3 figli, Animatore del Rugby Nola settore propaganda
  4. Angelo Croci, pedagogista e critico cinematografico
  5. Anna Diani, insegnante
  6. Annalisa Masciadri, Educatore Professionale e Counsellor  a Mediazione Corporea ad indirizzo Bioenergetico
  7. Barbara Gavardini, educatrice
  8. Chiara Camerini, Medico Veterinario
  9. Chiara Nepgen, genitore
  10. Daniela Cattaneo, Insegnante
  11. Daniela Migliaro insegnante scuola primaria I.C Galilei Busto Arsizio
  12. Daniela Mosca, mamma e blogger
  13. Daniela Spiller,  educatrice “Tempinsieme” Castiglione Olona
  14. Deborah Cornwell-Kelly, Managing Translator
  15. Emanuela Basilico, insegnante
  16. Federica Croci, educatrice “Tempinsieme” Castiglione Olona
  17. Francesca Nisoli Genitore, logopedista fondazione Maugeri Tradate
  18. Francesco Apuzzo, architetto e genitore
  19. Gabriella Romano, insegnante
  20. GeA , associazione Genitori Ancòra Milano
  21. Giovanna Caserta, educatrice “Tempinsieme” Castiglione Olona
  22. Giuliana Cattaneo, insegnante
  23. Hellen Hidding , genitore
  24. Ilaria Casalecchi, genitore e architetto
  25. Irina Ferrario, mamma e pedagogista
  26. Lara Veratelli, educatrice “Tempinsieme” Castiglione Olona
  27. Laura Brandani, assistente sociale
  28. Laura Zoccoli, giornalista.
  29. Lidia Puccini, insegnante
  30. Lorena Maistrello, educatrice
  31. Manuela Tomisich psicoterapeuta, docente università Cattolica Milano e genitore.
  32. Manuela Birattoni mamma ed educatrice professionale
  33. Maria Rosaria Maggio, psicoterapeuta e insegnante
  34. Massimo Lupo, insegnante
  35. Margherita Bauducco, Tecnico della riabilitazione Psichiatrica e psicomotricista
  36. Miriam Cattaneo, insegnante
  37. Monica Giannone,  educatrice “Tempinsieme” Castiglione Olona
  38. Olimpia Addabbo,  educatrice “Tempinsieme” Castiglione Olona
  39. Paola Scarpa educatore,responsabile dell’area infanzia e adolescenza Venezia
  40. Raffaele Mantegazza, docente università Bicocca Milano
  41. Roberta e Davide Gabrieli  Genitori Imperfetti
  42. Rosalina Barbati, educatrice “Tempinsieme” Castiglione Olona
  43. Samantha Righetto,  educatrice “Tempinsieme” Castiglione Olona
  44. Sarah Catenacci mamma e formatrice
  45. Selene Cakilli  mamma di 4 bambini,  Insegnate  scuola primaria Cassina de’ Pecchi
  46. Silvia Taglioretti, Insegnante
  47. Silvia Turati, insegnante
  48. Stefania Crema Avvocato Specialista in Criminologia
  49. Tiziana Pisu, orientatrice e genitore
  50. Valentina Calcaterra, docente universitaria
  51. Walter Brandani, insegnante

 

 

COME ADERIRE

L’adesione al progetto è completamente gratuita , basta inviare una email a info@walterbrandani.it con Nome Cognome e professione, chi vuole può aggiungere “genitore e professione”.

L’adesione al progetto, oltre ad indicare una condivisione all’idea di offrire ai bambini  “ un tempo utile per recuperare le energie, per oziare, per rilassare la mente e per dar spazio alle mille avventure offerte dai libri, dai giochi all’aperto e dalla creatività, unica e magica, che ogni bambino potrà esprimere sui fogli bianchi di questo libro” , è anche un modo per diffondere e sostenere culturalmente il progetto.

Nella  copertina ( che verrà aggiornata periodicamente) saranno indicati  i nomi di chi aderirà al progetto.
SCARICA GRATUITAMENTE IL LIBRO:
L’idea è che ognuno da casa potrà realizzare il libro scaricando la copertina e incollando o graffettando dei fogli bianchi
Copertina aggiornata al 4 giugno 2012 : Copertina-libro-vacanze_FILE immagine
ORDINA IL LIBRO:
 Stiamo realizzando il libro. Chi volesse ordinarne delle copie e avere maggiori informazioni sui costi può inviare una email a info@walterbrandani.it
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RASSEGNA STAMPA:

È nato un papà

È nato un papà

 

 

 

Quando nasce un figlio, nascono anche una madre ed un padre insieme a lui.

 

Quindi anche per i papà la nascita di un figlio genera gioie, dubbi, insicurezze e domande “come sarà nostra/o figlia/o? Che padre sarò? E che madre sarà la mia compagna? Come saremo tutti insieme? Cosa cambierà nel rapporto di coppia?”

 

Tali emozioni possono essere anche condivise con altri papà, ecco perché il Centro “Tempinsieme zerotre” intende favorire la nascita di gruppi per papà.

 

Questo percorso vuole dare voce al dialogo interiore dei padri, che se non ha un luogo in cui uscire allo scoperto, talvolta rischia di generare vissuti di inadeguatezza, di ansia, di insofferenza, ecc.

Il gruppo dei padri vuole essere un luogo accogliente e non giudicante in cui consegnare  i propri vissuti e le proprie attese rispetto alla paternità.

Sarà quindi uno spazio di dialogo e di confronto fra chi sta vivendo un’esperienza simile, in cui ognuno avrà la possibilità di portare la propria irripetibile e irriducibile unicità.

 

Il gruppo è rivolto a chi sta per diventare papà oppure a chi lo è appena diventato.

 

Insieme esploreremo alcuni temi centrali nell’esperienza del “diventare padri”:

• le fantasie e le aspettative verso il figlio che sta per nascere o che è  appena nato

• che padre sono  e vorrei essere per mio figlio?

• mio  padre e  la mia esperienza di figlio

• essere genitore

 

I gruppi saranno condotti da Walter Brandani, insegnante, educatore professionale e mediatore familiare.

Indirizzo email: info@walterbrandani.it

Sito internet:     www.walterbrandani.it

 

Primo incontro: martedì 8 maggio

Dalle ore 20.45 alle ore 22.15

Cadenza: un incontro al mese

Presso:

il Centro Tempinsieme zerotre – Castello Monteruzzo a Castiglione Olona

Informazioni e iscrizioni:

Walter Brandani, via email: info@walterbrandani.it      cell:  3470128839

Oppure Segreteria Gqp: via email: gqpquasiperfetti@libero.it    cell. 340 4534516

Educare con lo sport

Educare con lo sport

Conferenza pubblica 13 aprile 2012- ore 21.00  Centro Culturale Ferraroli – Cogliate (MB) p.zza Giovanni XXIII

Relatore prof. Raffaele Mantegazza

 

 

 

 

La pratica sportiva rappresenta un elemento fondamentale per lo sviluppo psicofisico dei  bambini e un’opportunità per confrontarsi con alcuni importanti valori quali amicizia, solidarietà, lealtà, lavoro di squadra, autodisciplina, autostima, fiducia in sé e negli altri, rispetto degli altri, leadership, capacità di affrontare i problemi, ecc.  Eppure molti bambini abbandonano dopo pochi anni la pratica sportiva perdendo così un importante occasione educativa. Con questa conferenza vogliamo non solo riportare al centro della pratica sportiva il tema dell’educare ma anche riflettere su come vivono i bambini lo sport e quanto le proposte sportive che ricevono siano veramente a misura di bambino.

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La squadra scolastica di rugby e l’Istituto Cesare Battisti di Cogliate organizzano in collaborazione con il Centro culturale Ferraroli, i comitati dei genitori, rugby Lainate, rugby Seregno, Tennis Club Ceriano e il circolo Strafossati  una conferenza pubblica per genitori, insegnanti, educatori, allenatori, dirigenti sportivi  e tutte le persone interessate agli aspetti educativi della pratica sportiva. Per informazioni e per richiedere l’attestato di partecipazione rugbycogliate@gmail.com

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R. Mantegazza è professore di Pedagogia presso l’Università di Milano Bicocca e autore di vari libri  sui principi educativi dello sport.

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