DI PADRE IN PADRE (Coppola De Vanna, D’Elia, Gigante, 2008)

DI PADRE IN PADRE (Coppola De Vanna, D’Elia, Gigante, 2008) di Lazzaro Gigante, Fulvia D’Elia e Anna Coppola De Vanna, introduzione di Fulvio Scaparro

Editore:Edizioni la Meridiana
Data pubblicazione:Ottobre 2008
Pagine 142

“In questi anni molti padri hanno portato con forza alla luce la questione paternità, spesso oscurata dalla pratica e dalla retorica del ruolo paterno distinto, anzi opposto a quello materno. Quello che vi accingete a leggere è un libro che può essere apprezzato da genitori, educatori e studiosi, ricco come è di riflessioni, esemplificazioni esposte in un linguaggio semplice e scorrevole”. ( dall’ introduzione di Fulvio Scaparro “)

Il tema è chiaro fin dal titolo.
In Di padre in padre. I tempi della paternità , si parla di padri. Quali? Non c è una definizione, un aggettivo. Ma una consapevolezza.
La famiglia è in movimento. Le relazioni all interno di essa anche. I ruoli e le persone pure. Sono cambiati i padri, le madri, ma anche i figli.
Un processo che interroga, svecchia e rende inutili antiche rappresentazioni, afferma la ricerca di relazioni che non annullino le identità ma le integrino responsabilizzandole nel loro essere persone in continua crescita, prima ancora che ruoli da interpretare.
Il libro è scritto a 6 mani: un pedagogista, Lazzaro Gigante, una sociologa, Fulvia D Elia, una psicologa e psicoterapeuta familiare, Anna Coppola De Vanna.
Tre capitoli – Padri al passato (Gigante), Padri al presente (D Elia), Padri al futuro (Coppola De Vanna) – ben integrati tra loro, che rendono il volume agile ma allo stesso tempo articolato nelle proposte di ricerca e nelle suggestioni alla riflessione. Per dire cosa?
Se è vero che la donna conquista, per nostra fortuna, sempre nuovi spazi e non si riconosce più in quella caricatura di madre a tempo pieno o mamma o santa o collaboratrice domestica, anche gli uomini stanno scoprendo, con fatica, quanto sia insopportabile e falsa quella macchietta di macho che li vuole distanti dall’ affettività domestica. Non solo. Le etichette di padre etico o politico o normativo o sacro di un tempo, soppiantate oggi da altre come padre in declino o padre di facciata, padre egualitario, padre-mammo, non reggono in questo tempo diverso nel quale la domanda di quale padre essere emerge in tutta la sua urgenza e radicalità.
La risposta offerta dal libro non è una ricetta ma, al solito, l idea di un percorso di ricerca nel quale il padre non interpreta un ruolo, ma aiuta a costruire mondi e architetture di senso. Il mestiere di padre, insomma, fa tutt uno con il mestiere di vivere. Ed è, come il mestiere di vivere, un arte educativa continua.
C è bisogno di nuovi padri, ma anche di nuove madri. Di nuovi uomini e donne, che nel loro aver generato la vita, non smettano di generare e cercare il senso di essa.
(dal sito associazionegea.it)